20.11.2015
Avvertenze: questo post è davvero molto inutile, non leggerlo, questi tuoi 10 minuti di spare time meritano di meglio.
Non ho molto da dirti oggi, caro lettore, ma sembra proprio la serata perfetta per buttar giù due righe. Stamattina ho composto un microsaggio sul linguaggio dei giovini per la scuola, oggi pomeriggio ho letto una dolcissima memoria di un amico di famiglia dedicata al suo trisnonno (peraltro non l'aveva mai conosciuto) e mentre batto le mie dita su tasti c'è il fragrante profumo della cena che pervade la casa. Non lo so, mi sembra il momento perfetto per scriverti (al netto della musica tremenda di mia sorella a tutto volume che incombe dal bagno).
Credo mi rifugerò nel buon vecchio "random®". È da una vita e mezza che non ne scrivo uno, neh? Ho un po' di paura di riempire lo spazio "Titolo del post" con "Random#5"... L'ultimo che ho scritto ha segnato la fine del mio periodo "Blog stupidissimo", non voglio tornare indietro. "Beh, non scriverlo allora, fai un post serio". Non saprei, caro lettore, sento di doverti parlare, ma non ho una tesi da analizzare quest'oggi. Ci ho pensato, sai? Pensavo di scrivere un "Tutte le cose che odio", ma voglio lasciare questo topic per quando sarò più nervosa. Un "With love, LOH"? Sarebbe il #3 e ne ho scritto uno giusto due mesi fa. Il buon vecchio "random®" invece non si fa vedere da un sacco. Perché? Ho sempre avuto di meglio da dire e il timore di non riuscire a controllarlo e dominarlo. Oggi non ho molto di cui parlare e mi sento abbastanza cresciuta da poterlo gestire, quindi bando alle ciance e diamo a questo post il suo titolo!
Ce ne sono di cose su cui fare un buon "random®". No, basta parlare di Parigi, ché primo non è argomento da "random®", secondo gli ho già dedicato "Geneviève", terzo se n'è già discusso troppo ovunque. Cosa ho scritto sul linguaggio oggi? Sai, caro lettore, non sono molto convinta del titolo che gli ho dato ("Da Figaro a “Figa, Rho!”"... Ho paura che la prof non apprezzerà la creatività), ma comunque credo che un giorno ci scriverò un post sopra: è un argomento complesso e interessante, lo tratterò quando ci sarà occasione di farlo. Qualche giorno fa ho discusso con Winston di un argomento che mi sta molto a cuore: umanistica vs scienza. Lui mi ha fatto tutta una sviolinata su quanto la scienza sia migliore dell'umanistica, perché quella studia la realtà, vera e tangibile, questa un presunto spirito spiegabilissimo anche tramite la prima. Mi è salito lo sterminio di massa tantissimo, perché non ha saputo argomentare niente per niente. Io sono più dell'idea che le due siano complementari: la scienza nasce per rispondere concretamente alle domande di senso dell'umanistica e quest'ultima parla di tutta quella parte trascendentale che quella non riesce a capire. È un discorso secondo me interessante, ma piuttosto lungo, affronterò anche questo in un altro post. Alla fine questo sta diventando un "Coming soonish". Aggiungiamolo al titolo.
Devo andare a cena. Non so se pubblicare o meno, questo Random#5 è terribile. Alla fine è un "random®", è normale, anzi, doveroso che faccia schifo.
Marcello.
Ciao bello!
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