venerdì 1 dicembre 2017

Come sopravvivere alla vita?

01.12.2017
Passare tutta la vita a cercare di raggiungere il traguardo successivo, perché l'obiettivo appena raggiunto non è riuscito a soddisfarti come speravi, a darti quel che cercavi. Che senso ha allora rincorrere qualcosa che sembra non poter arrivare mai? Il mio Obiettivo è essere adatta alla vita. Supero ogni step nella speranza che nel prossimo troverò il mio habitat naturale, il tassello mancante per completare il mio puzzle e imparare finalmente a Vivere; invece quel pezzetto non lo ottengo mai, mai e poi mai. Ho solo vent'anni e già mi sto stancando di cercare. Ma se smetto di viaggiare, cosa mi rimarrà? Resterò per sempre seduta sul pavimento della mia cameretta a contemplare il mio puzzle incompleto e a struggermi nel rimorso di non aver provato una volta di più a trovare quel tassello, magari la volta buona.
Ma come ci si adatta alla vita? Accettiamo l'evoluzione come la "lotta per l'esistenza" teorizzata da Darwin e allora ammettiamo che "il più adatto" a vivere corrisponda al "più forte". La do come postulato vista la rilevanza in ambito scientifico della teoria evoluzionista, ma, anche volendo dimostrarla, è presto fatto: ci stiamo domandando come sopravvivere alla vita perché la stiamo considerando come una realtà complessa e complicata, un puzzle, un enigma, una sfida e si sa che "quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare", "a mali estremi, estremi rimedi" e "se non riesci ad aprire il barattolo di marmellata, fallo fare a tuo fratello che ieri ha fatto bicipiti in palestra". Tornando a noi, dicevamo che il più adatto alla vita è il più forte. Certo, basta guardare il TG per comprendere che non è un mondo per deboli, tutt'altro, questi ultimi vengono emarginati, uccisi nel peggiore dei casi: i disabili vengono limitati da barriere architettoniche quotidianamente, i malati vengono stigmatizzati ed esclusi dalla società, i più poveri vivono per le strade, i più fragili restano bruciati dalla spietata realtà e scelgono il suicidio. Visto com'è strutturato il nostro mondo, considerare la "forza" solo nel suo connotato fisico pare riduttivo. Non basta avere molti muscoli al giorno d'oggi, non vale la legge della savana, non è un "vince chi mangia tutti gli altri", almeno non letteralmente, il cannibalismo non è socialmente accettato (per ora). Certo, il "corpus sanus" aiuta, serve come difesa e in più nella società in cui viviamo è utile essere di bell'aspetto; ma anche la "mens sana" è essenziale. Bisogna essere in grado di essere tutto ciò che gli altri si aspettano che tu sia, niente di meno, o vieni sottovalutato ed emarginato, niente di più, o sei esagerato, eccessivo, troppo perfetto. Bisogna essere in grado di essere tutto ciò che ci aspettiamo da noi stessi e diventare le persone che vorremmo essere. Bisogna essere in grado di guadagnarsi attimi di estasi con enormi sacrifici e sorridere. Bisogna essere in grado di rialzarsi dopo le peggiori cadute, trovare il lato positivo e sorridere. Bisogna essere in grado di sgomitare tra la folla per arrivare dove meritiamo, ma senza far male a nessuno, pena il biasimo sociale. Tutto questo senza impazzire, naturalmente, che è probabilmente la parte più difficile. E sapete qual è l'aspetto divertente di tutto ciò? Che qualora vi steste chiedendo se esiste una scuola per imparare ad essere forti e ad adattarsi alla vita, la risposta è che questa è la vita stessa! Cioè, per imparare a vivere bene, l'unica soluzione è vivere. Poi "per forza" che uno impazzisce, è matematico. Viviamo tutti in un terrificante Paese delle Meraviglie in cui siamo tutti talmente pazzi da non rendercene più nemmeno conto e da sembrare tutti sani, nella norma. Ma allora vale la candela un gioco così perverso da insegnarti le regole facendoti giocare, da farti andare fuori di testa? Certamente, resta sempre il Paese delle Meraviglie, chi non vorrebbe visitarlo?
Vorrei concludere questo post con qualche consiglio speciale utile ad adattarsi alla vita, ma se li conoscessi questo articolo probabilmente non esisterebbe neppure, probabilmente a quest'ora mi starei godendo il mio sabato pomeriggio con tanti meravigliosi amici e avrei finito di studiare per gli esami con cui sarei ovviamente in pari, ma non succederà mai, o almeno non succederà oggi. Ci proverò comunque, ecco a voi i 10 comandamenti per una vita ben riuscita.
1) Non avrai tanto altro aiuto all'infuori di te. Nasciamo soli e moriamo soli, quindi dobbiamo diventare i migliori amici di noi stessi: accettatevi, apprezzatevi, parlate con voi stessi quando avete un problema, datevi dei consigli da soli, costruitevi un piano per la vostra vita e cercate di seguirlo senza essere troppo severi con voi stessi qualora non ci riusciste. Createvi delle occasioni, datevi agli hobby, costruitevi la vostra stessa felicità. So quanto possa essere difficile e non saprei dirvi come fare più di così, visto che nemmeno io ne sono totalmente capace.
2) Non arrenderti invano. Il miglior modo per diventare forti è esserlo. Affrontate la vita di faccia e preparatevi a tutto: potete farcela, basta un po' di determinazione!
3) Ricordati di trovare il lato positivo. Nel bene e nel male, ricordate che siamo nel Paese delle Meraviglie, qualcosa per cui sorridere, fosse anche soltanto la smisurata testa della Regina di Cuori, c'è sempre. Trovatela o davvero sarà complicato tirare avanti.
4) Onora il precetto delfico. Questa è difficilina, lo ammetto. Quando impariamo chi siamo (sì, il precetto delfico sarebbe "conosci te stesso"), scopriamo cosa ci rende davvero felici. A quel punto fate tutto il possibile per esserlo e il primo step è sicuramente accettarsi e apprezzarsi per quello che siamo. Come conoscersi? Ditemelo voi, io non so ancora chi sono.
5) Non temere di chiedere aiuto quando necessario. Non è sempre possibile fare tutto da soli ed è il miglior modo per impazzire, quindi non abbiate paura di chiedere una mano a qualcuno di molto vicino a voi o ad uno psicologo, ma senza esagerare o sarete dei deboli, quando potete contate solo su voi stessi.
6) Non commettere atti estremi. Siate morigerati, gli eccessi sono sempre negativi, mettetecela tutta, sì, ma per trovare l'armonia. Usate il cuore, ma anche il cervello, spendete i soldi, ma non sprecateli, faticate, ma senza ammazzarvi, divertitevi, ma senza finire in coma etilico. NB: giusto mezzo diverso da mediocrità, potete eccellere in tutto senza darvi a poco consoni estremismi.
7) Non ti incaponire. Siate duttili. Abbiate la forza di cambiare strada se quella che percorrete è impercorribile. La vita tante volte ci mette davanti a situazioni impossibili: finché vale la pena di fare scelte difficili, seguite il vostro cuore, ma se non c'è trippa per gatti, girate i tacchi, il mondo è pieno di possibilità.
8) Non dimenticare di allenare mente e corpo. Studiate e fate esercizio. Conoscete il mondo in cui vivete e preparate il corpo a percorrerlo tutto. Fate meditazione e fate sport. Mens sana in corpore sano.
9) Non farti i fatti d'altriCome dicono i saggi "vivi e lascia vivere" e "chi si fa i fatti suoi campa 100 anni". Pensate agli affari vostri, non giudicate la vita degli altri o i loro comportamenti, non impicciatevi e non tentate di aiutare chi palesemente non vuole essere aiutato. Abbiate il coraggio di vivere la vostra vita senza ficcanasare in quella altrui a meno di esplicito invito, ché è già abbastanza difficile così senza accollarsi anche i problemi degli altri. NB: non vuol dire essere menefreghisti o egoisti, aiutate il prossimo ogni volta che potete, ma non quando il prossimo vostro non vuole il vostro aiuto o più volte l'ha calpestato.
10) Non giudicare i comandamenti d'altri. Non mi veniva in mente un decimo consiglio. Non so nemmeno come ho fatto a trovarne nove, quindi apprezzate quel tanto che sono riuscita a fare, miscredenti. Bacini da LOH.