lunedì 3 dicembre 2018

Io sono Noia

03.12.2018
Facile fare un bel film di animazione sulle emozioni che ci sono tanto care: gioia, tristezza, rabbia, paura e disgusto. Carino, devo dire, ben fatto, anche se gli attori non somigliano poi tanto ai personaggi reali. Come dite? Quali personaggi? Ma sì, la vera Gioia, la vera Tristezza, eccetera eccetera. Certo che esistono, sono di là che lavorano al momento, mi hanno chiusa qui perché Lucia sta uscendo con un ragazzo e "non vogliamo proprio che si annoi". Forse è il caso che mi presenti e tutto sarà più chiaro: io sono Noia. Non sono la sola che è stata dimenticata in "Inside Out", qui è pieno di stati d'animo ed emozioni che si sono un po' risentite per essere state escluse. Ansia ad esempio ha iniziato ad iperventilare quando a metà film ha capito che lei non era stata considerata, Rancore se l'è presa con Rabbia, dice che se non lo considerano è perché lo confondono con lei, com'era successo l'altra volta, nel 2007, per non parlare di Vanità che ha dato su tutte le furie perché "si sono scordati della migliore"... un disastro insomma. Quasi quasi mi viene da sorridere se ripenso che alla fine di tutti questi drammi si sono girati verso di me e Compassione, con gli occhi lucidi, mi ha chiesto: "E tu Noia? Te la sei presa?". Come se me ne fregasse qualcosa. E' un film. Davvero tutta quella gente si è scaldata per un film? "Bah, a me non importa, è solo un film, già è tanto se non mi sono addormentata". E' calato il silenzio. E' così assurdo che non mi importi di un cartone animato, che non mi importi di essere considerata, che non mi importi di... niente? E poi ho già un gran da fare qui, mentre tutti si riposano dopo essere stati impegnati nelle mille attività di Lucia, quando tocca a me a lavorare, che non ho proprio il tempo di preoccuparmi di una simile stupidata. Cosa faccio io? Beh, la maggior parte del tempo mi annoio, non faccio proprio nulla, mi rinchiudono in questo sgabuzzino perché Lucia non ha tempo per me e guardo il soffitto. Poi però, quando sento che là fuori è tutto silenzioso e che nessuno è al comando, mi trascino fuori e inizio a guardare i social con Lucia o a fissare il muro della sua cameretta. Il suo muro è ruvido, di quelli tutti spuntonati, non so se avete presente... C'è una macchiolina rossa che io e Lucia fissiamo spesso. C'è stato un periodo in cui io e Lucia passavamo tanto tempo insieme. Lei era stata bocciata in prima superiore e le era caduto tutto il mondo addosso. Era arrivata Depressione, una forestiera, non l'avevamo mai vista prima. Ha iniziato a dipingere tutto di nero, ha messo a dormire quasi tutte le emozioni, siamo rimaste io e Tristezza a lavorare sotto la sua direzione. Non so perché l'abbiamo assecondata... era molto carismatica suppongo e poi io non avevo proprio voglia di contraddirla. Così spesso mi trovavo sola con Lucia a letto o seduta per terra e un giorno abbiamo pensato di sbattere la testa contro quel muro ruvido. Ci annoiavamo e volevamo provare a sentire qualcosa, qualunque cosa, anche il dolore. Abbiamo iniziato a sbattere la testa sempre più forte, finché mamma non ci ha fermate. La fronte di Lucia era tutta ricoperta di sangue, eppure non sentiva dolore. Non sentiva niente. Io non sento mai niente. La mamma si è preoccupata talmente tanto che ci ha mandate da uno psicologo. Depressione si è arrabbiata tanto con me, mi diceva "Ma che hai fatto? Ora mi verranno a prendere e non potrò più stare con Lucia, mi rinchiuderanno da qualche parte! Non si fa così, che hai fatto?". Non mi ha toccata più di tanto, mi ha infastidita un po' perché urlava, ma neanche troppo, alla fine ha smesso. Lo psicologo l'ha fatta diventare mese dopo mese sempre più piccola, ha svegliato le altre emozioni che hanno ridipinto tutto e hanno ricominciato a lavorare. Depressione è ancora qui credo, ma si deve essere nascosta, perché sono passati 5 anni e da allora non l'ho più vista. Un po' mi manca... alla fine quando c'era lei io potevo stare spesso con Lucia, ora invece dopo quell'incidente con la parete tutti cercano di tenermi a bada nel mio angolino. Non che mi importi. Mi annoio sia qui dentro che lì fuori. Credo abbiano paura di me, paura che io faccia del male a Lucia. Ma io non voglio fare proprio niente. Non ho voglia nemmeno di parlare con voi. Perché mi ascoltate? Non vi annoiate?

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