27.02.2015
Quelle corde vibrano come i palpiti del
mio cuore. Ma cosa mi succede? Lei é solo un’amica, la mia migliore amica.
Ci conosciamo da quando ho memoria, siamo
compagni di vita da sempre. Lei é sempre stata l’unica che riuscisse a farsi
preferire ad un buon libro. Lei é sempre stata il motivo per cui non sono stato
mai solo. Lei conosce ogni piega della mia anima, ogni anfratto del mio cuore,
ogni angolo oscuro del mio spirito. Lei é parte di me, piú di una sorella, la
mia gemella. Ma non la mia anima gemella. Eppure ora, mentre suona, provo
qualcosa che non ho mai provato. É sempre la stessa, sono sempre le stesso,
cosa é diverso? Magari sono solo condizionato dalla sua musica. La sua dolce,
flessuosa, sexy musica. Con mano di madre accompagna l’archetto di crine sulle
corde tese dello strumento. Avanti e indietro, come una nave mossa da un lieve
vento su un calmo mare. Improvvisamente vorrei stringere quella mano. Lei ha
dita lunghe, affusolate, con le unghie tagliate corte, le mani perfette per una
brava violoncellista. Quelle mani... Perché ora le desidero cosí tanto tra le
mie? Perché ora le desidero cosí tanto sul mio viso, sul mio collo, sul mio
petto... Me le immagino addosso, sul mio corpo, ovunque... Dio, perché questi
pensieri, che cosa dico, che cosa bramo? É solo un’amica!
La musica cambia, cambia il registro. Lei
sorride, ha superato un passaggio difficile e oltretutto ora il ritmo é piú
allegro. Le note sembrano raccontare di una festa in paese. La invito a
ballare, ride, abbassa lo sguardo, rifiuta, insisto, accetta. Avanziamo tra le
coppie che giá saltellano sorridenti nella piazza. Siamo al centro. Ci teniamo
per le mani, le dita intecciate, gli occhi bassi per controllare i passi, le
labbra dischiuse in riso. Prendiamo piú confidenza con la danza, ora ci
guardiamo negli occhi. Oggi si é truccata, non lo fa mai. Con un velo di rimmel
i suoi occhi sembrano differenti, piú grandi, piú belli. La musica sembra
rallentare, mi avvicino a lei, ora ci stringiamo le spalle. “Siamo piú vicini,
ci fissiamo, ma continuiamo a ridere e a saltare come semplici amici”. Mi
accorgo di averlo detto a voce alta e addirittura con un filo di rammarico: che
stupido, devo aver rovinato tutto! Smette di sorridere e di ballare. Abbozzo
una scusa, ma non risulto molto convincente. Inaspettatamente, invece di
ritrarsi imbarazzata, si avvicina suadente e mi circonda il collo con le dita
ed io faccio lo stesso intorno alla sua vita. I miei occhi si posano sulle sue
labbra. Nero.
Torno alla realtá, ora la musica é piú
forte e spigolosa. Sessanta secondi e finirá di suonare. Prego qualsiasi cosa
ci governi e ci guidi che sia stata tutta una stupida fantasia guidata dalle
dolci note. Sono sempre stato molto emotivo d’altronde e che lei sia una fata
del violoncello é risaputo. Tutta la sua sensibilitá entra nello strumento ed
esce da questo sottoforma di soavi armonie. E poi é cosí divertente, cosí
intelligente...
Il pezzo é finito. Appoggia il
violoncello, posa l’archetto sulla sedia, si alza, si inchina e accoglie
umilmente i mille applausi. Sorride, ma quando il suo sguardo incrocia il mio
mi sembra che la sua risata si apra un po’ di piú. Rimango a bocca aperta come
un pesce. Chiudi quella bocca! Non ci riesco. Quella gonna nera fino al
ginocchio le sta magnificamente. Non l’avevo mai vista bella, non é bella,
almeno non fuori. Ma allora perché non riesco a distogliere lo sguardo dalle
sue gambe? La musica é finita, ma il mio cuore continua a battere piú veloce
del normale, le mani sudano, gli occhi sono pieni di lacrime.
É solo un effetto della musica, mi
passerá, domattina staró meglio...
EPILOGO: LA STORIA NELLA STORIA
Ieri avevo un sacco voglia di scrivere, allora ho chiesto a mia sorella di darmi alcune tracce (fa le medie). Me ne ha proposte 4, una più brutta dell'altra, e ho scelto la 2: "Paragona la musica ad un fatto accaduto, storico o personale". Sorvoliamo sulla forma. Ad ogni modo mi é venuto in mente un ragazzo che da poco é entrato nella mia vita, un amico profondamente lacerato internamente per diversi motivi, che in un periodo della sua vita é stato innamorato della sua migliore amica, una violoncellista nonché persona meravigliosa, la conosco personalmente, é la mia compagna di banco. Non so se tutto ciò sia realmente accaduto, mi piace pensare sia andata così però.