giovedì 7 agosto 2014

With Love, LOH

07.08.2014
Ho acceso il computer perchè stasera il cielo è semplicemente splendido e volevo condividere questa mera sensazione con chiunque abbia voglia di leggermi. Poi ho dato un'occhiata ad un blog che seguo ed era così pieno di argomenti, argomenti che non pensavo potessero interessarmi, ma che volevo sapere. Anche io ho mille cose da dire, cose che potrebbero anche attrarmi se le leggessi da qualche altra parte. Clicco allora sulla matita arancione, apro una nuova pagina e... puff, più nulla di cui valga la pena parlare. "Come una bottiglia"... 
Decido allora di avere ancora voglia di battere qualcosa a machina e di rifugiarmi nel caro vecchio flusso di pensieri, come dicono ad Oxford, "arrandom ®" e sperare che a qualcuno possa interessare. Se così non fosse, beh, lo farò solo per me. Bernadette un giorno mi disse di scrivere lettere che nessuno avrebbe mai letto ogni tanto. Lo faccio anche io qualche volta, ne ho scritte tre: una alla vita e due a Bernadette.
"LOH, questa non è una lettera che non spedirai, è una pagina che con un clic diventerà di dominio pubblico". Beh, farò qualcosa di nuovo allora, una lettera digitale da pubblicare.

Caro lettore,
ricordo che alle elementari la maestra Elisabetta per farci esercitare con l'inglese ci faceva scrivere piccole lettere al "Dear pen friend". Non credevo che alla fine ne avrei davvero scritta una, invece questa mi sembra proprio una pagina di quel genere.
Caro lettore,
stasera il cielo mi sembra possedere una magia speciale. Non sono il tipo che rimane incantata davanti ad un passerotto che cinguetta sull'acero del cortiletto, amo la natura, ma sono le occasioni che la rendono meravigliosa ai miei occhi. Ripeto sempre che i tramonti mi mettono malinconia; è vero, ma solo perchè il Tramonto non mi vede da sola su un piccolo balconcino, ma abbracciata ad una persona strepitosa che ricambi i miei sentimenti più affettuosi. Vedi, sono piuttosto egocentrica in quest ambito probabilmente. Mi emozionano le occasioni, non gli scenari. Ma forse è solo perchè aspiro alle occasioni con tutta la mia anima e non sono ancora rimasta sbalordita da uno scenario.
Caro lettore,
a volte mi sembra di muovere le dita su alcuni tasti e poi imprimere lettere diverse. Negli ultimi post, ogni riga è battuta così da rispecchiare una parte di me, così che tu mi possa conoscere e io possa respirare, eppure ogni volta che mi rileggo mi sembra di rispecchiare qualcuno che non sono. Una bambina vanitosa e frignosa così noiosa da far venire la pecola anche a sè stessa.
Caro lettore,
mentre scrivo mi illudo che tu esista, che tu sia interessato a me, a ciò che scrivo. Ma per avere un "lettore" è necessario che esista un essere umano di buon cuore che abbia voglia di leggere tutte queste parole al vento e, cara LOH, nemmeno io sarei una tua lettrice.
Caro lettore,
è il momento che io concluda questa lettera, ma credo che ne perverranno altre.
Con affetto,
LOH 

mercoledì 6 agosto 2014

Peace and LOHve


06.08.2014
A volte vorrei rinnegare quello che ero. 
Qualche tempo fa stavo controllando la mia mail e ho riscoperto la funzione "Notes". Ho aperto l'unico appunto che avevo scritto e risaliva alla seconda o terza media. In quelle righe c'era tutto ciò che ero convinta di non essere e di non voler essere: parole abbreviate, frasi sdolcinate e errori, anzi, orrori di ortografia. Mia sorella mi rinfaccia quell'appunto tutt'ora. Ci ho riso sopra e ho aperto la mia pagina Facebook. Per curiosità sono risalita all'anno di creazione del mio profilo, coincidente con quella del famigerato appunto all'incirca e di nuovo ecco quella LOH che non poteva essere la stessa del presente. 
Oggi ho riletto i post sul blog, tutti, dal primo all'ultimo. Un'irrefrenabile voglia di cancellare tutto mi ha pervasa. Dio, ma come ho potuto scrivere cose così stupide e banali? Per non parlare poi del sottotitolo del blog, quello ho DOVUTO cambiarlo. "Ho creato questo blog per noia e la noia mi porta all'autodistruzione... in questo periodo sono così annoiata!"... Ma che cos'è? Diario di una tagliatricediveneseriale superstar? Io non sono così. Io sono allegra, spesso malinconica, raramente felice, ma praticamente sempre contenta, continuamente alla ricerca di una vita soddisfacente per me e coloro che mi circondano. 
A volte vorrei rinnegare quello che ero, ma la verità è che senza il mio passato non ci sarebbe il mio presente. Non sono particolarmente soddisfatta di com'è, ma amo la vita con tutta me stessa, sono profondamente convinta che sia la cosa più bella al mondo. 
Vi supplico, non prendetemi per una bambina piagnucolosa e stupida. È vero, leggendo il mio blog questo dubbio verrebbe anche a me, ma non è così! D'ora in poi i miei post saranno diversi.
"Ma ti importa poi così tanto dell'opinione che hanno di te dei perfetti sconosciuti?". Non facciamo gli ipocriti, a tutti, chi più chi meno, interessa l'opinione degli altri. Io certamente non sono della categoria "Compro Armani per essere accettata" e non credo di aver mai superato i 100 euro -e mi sto tenendo larga- per un capo d'abbigliamento. Ma quello che le persone pensano di me mi interessa. Desidero che ogni tratto del mio essere mi rispecchi. Oltretutto sono decisamente critica nei confronti di me stessa, mi interessa da morire anche la mia opinione su ciò che sono e se la persona che ritrovo non mi convince, beh, non sono per il "Nn kambiare mai, 6 xfetta così" e mi avvalgo anche del giudizio degli amici per migliorarmi. L'evoluzione è questo dopo tutto... 
Ecco tutto, per me era importante spiegare.
Da ora in poi "LOH's Blog" cambia.
Peace and love... Peace and LOHve.
Okay, questa potevo risparmiarmela...

martedì 5 agosto 2014

Consapevolezza

05.08.2014
Sono in un periodo di estrema consapevolezza. È come se avessi vissuto fin ora con delle spesse lenti scure davanti agli occhi, vetri potenti, capaci di oscurare tutto ciò che ti circonda. Ogni tanto la pioggia li lava e alcune ombre diventano nitide. Ogni tanto la brezza li solleva e alcuni tratti diventano chiari. Mi trovo ora nel bel mezzo di una tormenta e quella pioggia, quel vento che mi fanno rabbrividire e mi costringono a rannicchiarmi a terra mi permettono finalmente di vedere annullando quasi completamente l'azione di quegli occhiali. Un giorno stavo guardando una puntata di Dottor House ricordo le parole del protagonista "È sempre meglio sapere". O qualcosa del genere insomma. Non ne sono così convinta. A volte quelle stupide lenti ti infondono il tepore necessario per respirare. In mezzo a questa salubre tormenta invece... Vedo tutto con estrema chiarezza, vedo cose che preferirei non vedere. Cose del mondo, cose di me, cose che sono più facile da accettare mentre sono dietro a delle lenti nere, mentre sono solo delle ombre, così lontane, così irreali. Ora invece sono vicine, concrete, palpabili. 
Riesco ad alzarmi faticosamente e decido di affrontare questa realtà burrascosa che mi circonda. Mi guardo intorno: sono in una sala stretta... no, è grande in realtà, ma è talmente piena di oggetti che sembra minuscola soffocante. Non ha il soffitto, dal tetto piove forte e il vento è difficilmente sostenibile. Mi trovo ad inciampare nel primo oggetto, un grosso mappamondo polveroso e vecchio. Non riesco a reggerlo, le mie mani sono troppo piccole e le mie braccia troppo deboli. Dentro di me due voci contrastanti. "Lascialo alle tue spalle LOH, non è tuo, non ti riguarda, prosegui" "Non puoi andare avanti e far finta di nulla, è evidentemente in pessime condizioni, devi fare qualcosa". Una raffica di vento fortissima lacera il grosso mappamondo e le due voci si fanno sempre più forti. Decido di ascoltare la prima, almeno momentaneamente. Mentre cerco di superarlo pesto una gonfia busta giallognola. Ci sono stampate alcune lettere sopra, ma la tempesta le sta deteriorando: "L H'  Bl g" riesco a leggere. La apro, sembra indirizzata a me. Dentro trovo della polvere, dei coriandoli e qualche chicco di ghiaia. Lasciarmi scivolare tra le mani degli stupidi ritagli mi rende triste, così, per non piangere, decido di proseguire. Inciampo in un grosso striscione zuppo d'acqua, il vento lo alza di fronte a me: "LIBERA". Io ci credo e ci voglio credere. Il vento gira lo striscione dall'altro lato. Foto di persone amiche. Amiche tra loro. Tra loro un giovane uomo, barba e capelli biondi gli incorniciano il viso. Un giorno lui mi disse "Quello che per me è importante è fare rete". Capisco che mai potrò farne parte. Altre parole corrono nei miei pensieri "Questo è sempre stato un tuo limite, il non riuscire a sentirti parte della società, delle persone". Riuscirò mai a farne parte? Io ci credo e ci voglio credere, ma se non riuscissi a reggerne il peso, così come mi succede con il mappamondo? Lo striscione mi crolla addosso, cado con lui per terra. Finisco su un grosso raccoglitore rosso, sopra un cuore nero disegnato. Sembra un album fotografico. So già che immagini troverò. Strega, Pallina, Orsotto e ultima Bernadette. Tutte persone "amiche". "Questo è sempre stato un tuo limite, il non riuscire a sentirti parte della società, delle persone". Le lacrime si confondono con la pioggia. Getto il grosso libro dietro di me e sotto ne trovo uno nuovo, più piccolo, rosa e sopra una grande A. Le pagine sono bianche, apparentemente vuote, ma così piene di delusioni e mancati sorrisi nel mio cuore. Arranco verso una delle quattro pareti. Affisso un grande calendario, indica il 2017, ma i suoi fogli continuano a staccarsi sotto l'impeto della tempesta e ben presto ne rimango sommersa. Al riparo dalla pioggia e da occhi indiscreti piango forte, ma senza lacrime. Cerco disperatamente i miei occhiali neri, ma ogni tentativo è vano.
Ho deciso che non riempirò più questo blog di carta e sassi. Nè questo blog nè la mia vita. Detto ciò non abbiate compassione di me, ma indignatevi del mio stupido comportamento. Invece di cercare le mie lenti dovrei distruggerle, dovremmo farlo tutti. Dovremmo toglierci quelle fette di cetriolo che teniamo sulle palpebre "perchè fanno tanto bene alla pelle" e iniziare a vedere. 
Scusate l'italiano, non ho tempo di ricontrollare il post. Avevo bisogno di scriverlo. Fatto.
Buona notte.